13/11/2016
Prima squadra
Decima giornata di andata campionato di seconda categoria girone C
Brendola vs Union Olmo Creazzo 1-0
1 Menti
2 De Vicari
3 Graziani
4 Ferrarin ©
5 Facchinetti
6 Corbetti
7 Glavaz
8 Meneguzzo
9 Sottoriva
10 Scala
11 Lavarra
12 Zennaro
13 Tommasini
14 Cattani
15 Bernardi
16 Longo
18 Rebeschini
All. Ciro Vicari
Aiuto All. Davide Ambrosini
Cambi:
1 st Cattani per Graziani
12 st Bernardi per Lavarra
18 st Rebeschini per Facchinetti
Partita all'inglese a Brendola. L’Union esce battuto e sconfitto. Battuto nel senso letterale del termine, grazie ad uno stillicidio di falli, spesso intimidatori sui più giovani, tollerati dall’indulgente direttore di gara. Sconfitto nel passivo da un gol che ha poi fatto la differenza e che è nato da una deviazione fortuita dello stesso direttore di gara. Eppure, nonostante queste premesse che hanno generato la 3^ sconfitta consecutiva, si intravede uno spiraglio di luce in fondo al tunnel. Una squadra più squadra, più corta e più ordinata. Un mix di esperienza e gioventù con il ritorno tra i pali di Giovanni Menti, sempre pronto ad aiutare la causa.
Si parte e per un attimo il pensiero non può che andare al compianto Bernardo, amico dell’Union e papà del nostro portiere, ma non c’è tempo, il Brendola morde subito le caviglie, e bisogna pensare a giocare. Subito 2 disattenzioni Union su retropassaggio al portiere, animano i locali che poco dopo lamentano un fallo da rigore per atterramento in area di Castegnaro da parte di Graziani. L’arbitro non è di questo avviso e lascia giocare. L’Union si fa vivo dalle parti di Solda, con un pallone filtrante di Corbetti per Sottoriva che calcia debole e con Scala che devia di testa un cross di Lavarra. Siamo solo al 6’. Agonismo e determinazione a chili, a farne le spese soprattutto l’Union che non riesce mai a ripartire per il fallo sistematico degli avversari. Al 7’ il tiro di Castegnaro scalda le mani a Menti, che si ripete in uscita bassa sempre su Castegnaro. Regge bene l’urto l’Union che porta Scala alla deviazione di testa, parata. È un discreto Union, che lotta su ogni palla ma che vanifica quanto costruisce, con insistite azioni personali che mandano fuori giri la squadra. Su questo mister Vicari avrà da lavorare. Al 44’ il gol del Brendola. Un cross da sinistra a destra impatta sulla schiena dall’arbitro. La palla finisce sui piedi di Mancin, con la difesa Union spiazzata. Inutile l’uscita di Menti, il diagonale si infila a fil di palo. E così l’arbitro decreta il gol e subito dopo la fine del tempo.
Nel secondo entra Cattani per Graziani, (postumi di un fallo). Inalterato l’assetto tattico, comincia a farsi sentire però il dispendio di energie del primo tempo con la squadra che si allunga concedendo più spazio per le ripartenze del Brendola che va vicino al raddoppio in un paio di occasioni. Al 12’ Bernardi sostituisce Lavarra e al 18’ Rebeschini entra per Facchinetti. 2’ minuti dopo Corbetti è costretto ad uscire dal campo per un fallo, peraltro nemmeno fischiato dall’arbitro. Con tutti i cambi fatti è un problema. Per di più anche Glavaz è a mezzo servizio. E allora tutti dentro, a stringere i denti. Insieme. Il risultato non si schioda, Brendola sprecona a più non posso, con nonno Ferrarin e De Vicari a tamponare e Menti sugli scudi. Gioco spezzettato con continue interruzioni per falli. L’Union si rifà sotto, prima una punizione in area non raccolta e poi al 38’ un cross in corsa di Scala dalla destra per la battuta al volo di sinistro di Bernardi a sfiorare il montante che zittisce momentaneamente il chiassoso pubblico. Dalla parte opposta, il Brendola manca ancora in due occasioni il colpo del ko con Ventura che calcia fuori. Al 44’ l’occasione capita sui piedi di Rebeschini. È Corbetti ad iniziare l’azione, subire fallo (non fischiato) e da terra servire Meneguzzo che di prima gira per Sottoriva al limite dell’area. Palla filtrante per Rebeschini, tiro deviato dal portiere e occasione sfumata. Sulle ali dell’entusiasmo l’Union si sbilancia, e subisce due contropiede micidiali falliti di un nulla da parte di Parlato e Gambino. È il 46’ e l’arbitro dice che è finita.